Buongiorno a tutti e buona Domenica innanzitutto!
Scrivo dopo aver ricevuto l'ennesima mail di lavoro da "Aspiranti Donwunderiani" in cerca di lavoro, opportunità ed un cambio di vita in quella terra che tutti portiamo nel cuore, ognuno per i suoi motivi: l'Australia!
E'dovuta però, a mio dire, una riflessione sulle aspettative ed una "messa in guardia" per gli aspiranti e futuri viaggiatori;
Ammetto che è bello (e così deve essere!) ricevere mail da persone che vedono la vita come un'opportunità per crescere e sono pronti "al big jump" con tratta avente per destinazione la terra dei Canguri (giusto per rimanere in aria di stereotipo!);
Però ragazzi cari c'è un "però" da concepure, da mettere in bilancio sul conto spese della partenza. Quando i Conquistadores, nel 1520 circa, descrissero il tesoro di Montezuma ai reali Spagnoli, pareva che ce ne fosse a tal punto che nella mitica (sottolineo Mitica nel senso di Mitologica, mai trovata!) Eldorado anche tetti e strade fossero lastricate d'oro. Alla notizia seguirono circa 95 anni di "viaggi della speranza" mossi dal presupposto che esisteva e che chi prima di altri era andato alla ricerca di Eldorado non era abbastanza preparato, scaltro o finanziato.
In parer mio si rischia (spero di no ma meglio prevenire che curare!) una percezione simile nei confronti di un paese che offre tanto, sacrosanto e vero, ma che non è alla portata di tutti, sopratutto nella compagine "mentale".
L'Australia non è Eldorado in quanto esiste e fisicamente sappiamo come raggiungerla, ma rischia di esserlo ideologicamente come il West della corsa all'oro e dei Cowboy, il fiume Yukon o per altri un moderno Costa Rica (osannato ma non così a buon mercato come si dice, credetemi!).
Non voglio essere generalista, so che molti di voi fanno ricerca approfondita prima di partire e quindi vi prego, non attaccatemi dicendo che voglio fare la paternale da "zio Thomas". Il fatto è che i mercati, sopratutto del lavoro, in Australia sono competitivi per progetti a lungo termine... E qui vi volevo. Il mio appunto è infatti di partire consapevoli di cosa si vuole e cosa si cerca per non rimanere storditi dalle favole.
Chi di voi parte per un anno con WHV solo per fare un'esperienza e si accontenta senza puntare o pensare ai rischi ed alle scadenze ha una situazione nettamente diversa da chi vuole lavorare un anno e poi rimanere tutta la vita (in mezzo esitono peraltro milioni si sfumature...!).
Se posso osare un consiglio leggete, leggete, leggete ed informatevi informatevi informatevi più che potete sui punti che vi stanno a cuore (e senza dar retta a chi fa finta di sapere e vi dice " si, oltre ai canguri il lavoro si trova schioccando le dita a SUPER PAGATO!" - perchè non è così!)
Va detto anche che sicuramente le condizioni sono migliori che in Italia, dato che almeno si ha la certezza che con i parametri giusti (1.titolo di studio,ì- 2.competenza 3.buona volontà) in Australia non si rimane a piedi, si trovano lavori (dipende poi dal genere, dal progetto e dalle aspettative!) e ci si mantiene! Va però ricordato che si è in casa d'altri, ospiti e come tale bisogna regolarsi con la dovuta umiltà!
Quindi amiche ed amici bando alle favole ed entusiamo sempre ben alto, ma ricordando che si chiama Australia, non Eldorado!
Buona domenica a tutti!
A presto!
Thomas
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